ALDO PIO FAVINI

Profilo biografico

"Ho tentato di realizzare anche cose complesse con semplicità, e se non ci sono riuscito,
questo lo lascio giudicare a voi, però ci ho intensamente provato."
1916, 4 agosto
1916, 4 agosto

Nasce a Varallo Pombia (NO) da Giuseppe Favini, detto Bernardo, di Varallo Pombia e da Maria Meloni di Pombia. Il padre è imprenditore edile. L’impresa edile FAVINI BERNARDO, specializzata in cementi armati, si chiamerà anche S.A.R.C.A., Società Anonima Romana Cementi Armati. È il secondo di tre fratelli. Il maggiore, Leonato, architetto, nato nel 1914 e morto nel 1992, ha sempre operato a Roma. Il minore, Pietro Bernardo, nato nel 1927, è titolare dell’impresa edile omonima, ancora in attività.

1919
1919

Dopo il congedo militare del padre la famiglia si trasferisce a Roma.

1930/1935
1930/1935

Studia alla scuola per periti edili di Roma, dove si diploma regolarmente e incontra insegnanti determinanti per la sua formazione come Mario Ridolfi e Vittorio Serao. Un mese prima del diploma viene coinvolto da Ridolfi e Serao come collaboratore al progetto di concorso per il ponte sul Tevere al Foro Mussolini. Si trattava di elaborare tre varianti di ponti: tipo “Maillart”, tipo “Risorgimento” o Hennebique, tipo “Margherita”: ad AF viene richiesta la verifica della soluzione “Risorgimento”. Comincia così il suo apprendistato di ingegnere progettista.

Mario Ridolfi

1935
1935

Inizia la collaborazione con l’impresa DOMENICO VITALI di Roma, di cui era direttore tecnico l’ing. Vittorio Serao, fondatore con Giuseppe Favini e altri imprenditori romani dell’A.R.C.E., Associazione Romana Costruttori Edili. Nell’estate del 1935, proprio a causa di un incarico della ditta, incontra il prof. Giulio Krall. L’impresa partecipa ai concorsi di quegli anni con i progetti di Mario Ridolfi.

1935
1935

Cominciano gli studi universitari, dapprima alla facoltà di Scienze Economiche e, dopo la licenza liceale nel 1937, alla facoltà di Ingegneria di Roma. Al biennio conosce Anna Gatta, studentessa di matematica, che diventerà sua moglie.

1942, 14 luglio
1942, 14 luglio

Si laurea in Ingegneria Civile-Edile presso l’Università di Roma con il prof. Giorgio Giannelli; tesi di laurea: progetto di un ponte tipo “Risorgimento” sul Tevere. Nello stesso anno supera l’esame di Stato presso l’Università di Bologna.

Tesi di laurea: progetto di un ponte tipo

1942, 16 luglio
1942, 16 luglio

È chiamato alle armi. Presta servizio come sottotenente di Artiglieria al reparto contraereo di Ferno presso Vizzola Ticino (VA) sino all’8 settembre 1943. Il reparto è comandato dal capitano ing. Mario Tamburini.

Aldo Favini artigliere

1943, 19 settembre
1943, 19 settembre

Riesce a passare il confine assieme ad altri militari italiani e viene internato in Svizzera.

1943, ottobre
1943, ottobre

In Svizzera, a Mürren, tiene le prime lezioni di scienza delle costruzioni per gli studenti universitari internati e incontra Gustavo Colonnetti che lo chiama alla propria cattedra dell’Università Italiana al Politecnico di Losanna. Svolge attività didattica in Scienza delle Costruzioni a Losanna per tre semestri, anche come assistente dei proff. Panchoud, Bolle, Paris. A Losanna incontra fra gli studenti Vito Latis, Angelo Mangiarotti, Vico Magistretti, Alberto Rosselli e Silvano Zorzi.

Gustavo Colonnetti

1945
1945

Viene trasferito al Politecnico di Zurigo e viene aggregato al campo polacco di Winterthur dove svolge ricerche sulle volte sottili.

Alcune pubblicazioni

1945, luglio
1945, luglio

Rientra a Roma, dove sposa il 3 ottobre Anna Gatta.

Anna Gatta

1945, 28 ottobre
1945, 28 ottobre

Si trasferisce a Milano dove si stabilisce in casa dell’ing. Mario Tamburini e inizia la collaborazione con l’Impresa di Costruzioni Ing. MARIO TAMBURINI di Milano.

1945/1956
1945/1956

È Direttore tecnico dell’impresa con mansioni di progettista e direttore dei lavori, preventivi e contabilità delle opere, con qualifica di libero professionista con partecipazione agli utili.

1946, febbraio
1946, febbraio

Pubblica il suo primo articolo in Italia: “Calcolo di una volta sottile a forma di conoide” sulla rivista “Il Cemento”. Le sue pubblicazioni a carattere scientifico proseguono sul “Giornale del Genio Civile” dal 1949 al 1960. Successivamente negli “Atti dei congressi internazionali dell’A.N.IC.A.P., Associazione Nazionale del Cemento Armato Precompresso” sino al 1970. Articoli sulle sue realizzazioni sono pubblicati da “Domus” e dalle riviste tecniche di ingegneria.

Calcolo di una volta sottile a forma di conoide

1950
1950

Su espresso suggerimento di Gustavo Colonnetti si reca in Francia con Silvano Zorzi per incontrare Eugène Freyssinet.

Eugène Freyssinet

1951
1951

Brevetta il martinetto e il cuneo del sistema di ancoraggio per cavi in cemento armato precompresso (Sistema Favini).

Sistema Favini

1956
1956

Inizia l’attività professionale in proprio in via Crivelli 17 a Milano, che prosegue dal 1964 nello studio di viale Filippetti 28/a. Un’attività professionale incentrata sul campo delle costruzioni civili e industriali con strutture in cemento armato precompresso, realizzazioni spesso a carattere sperimentale, documentate sempre da pubblicazioni specifiche.

Studio

1958
1958

Brevetta le attrezzature metalliche per l’armatura provvisoria dei solai in c.a. (AL.FA trave).

AL.FA trave

1969
1969

Vince il concorso per i ponti sul canale navigabile Milano-Cremona-Po.

Ponte sul canale navigabile Milano-Cremona-Po

1975
1975

Brevetta i copponi parabolici in c.a. precompresso e prefabbricato per strutture industriali (Copponi AL.FA).

Coppone Alfa

1975
1975

Per la struttura mista del centro d’istruzione I.B.M. di Novedrate (CO) riceve il premio internazionale della “Convention Européenne de la Construction Métallique” per l’Italia.

Centro d’istruzione I.B.M. di Novedrate (CO)

1988
1988

Presenta il suo lavoro al Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano in una conferenza pubblica.

"Mi permetto di presentare alcuni miei lavori, dove non sempre la ricerca del "meglio" ha coinciso con la realizzazione dell'opera: ho tentato di realizzare anche cose complesse con semplicità, e se non ci sono riuscito, questo lo lascio giudicare a Voi, però ci ho intensamente provato!"

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2003
2003

Il suo lavoro è per la prima volta oggetto di studio nella tesi di laurea di Filippo Meda presso la Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano.

2004, 20 ottobre
2004, 20 ottobre

A Milano alla facoltà di Architettura Civile si apre al pubblico la mostra itinerante sulla sua opera di ingegnere progettista, Aldo Favini. Architettura e ingegneria in opera, con tappe nel 2005 in Svizzera alla scuola di Architettura di Winterthur e al Politecnico Federale di Losanna, concludendo il suo viaggio alla facoltà di Architettura Aldo Rossi, a Cesena, dal 28 settembre al 29 ottobre 2006.

Politecnico Federale di Losanna

2011, 24 aprile
2011, 24 aprile

Viene riconosciuta la Fondazione Aldo Pio Favini e Anna Gatta.

2012, 3 luglio
2012, 3 luglio

Vengono donati agli Archivi Storici del Politecnico di Milano l’archivio e la biblioteca di Aldo Favini.

2012, ottobre-2013, febbraio
2012, ottobre-2013, febbraio

Il suo ponte tipo viene esposto alla Triennale di Milano nella sezione dedicata all’ingegneria italiana della mostra L’Architettura del Mondo. Infrastrutture mobilità nuovi paesaggi.

Il 4 settembre muore a Milano.